CHI E’ REUVEN FEUERSTEIN
Nato in Romania, nel 1921, Feuerstein oggi è professore di psicologia e pedagogia all’Università Bar Ilan di Tel Aviv e al George Peabody College della Vanderbilt University di Nashville (Tenessee) e dirige l’ICELP (Internetional Center of the Enhancement of Learning Potential), di Gerusalemme, da lui stesso fondato nel ’92 e oggi diventato Feuerstein Institute.
Dedicatosi fin dalla giovanissima età alle problematiche dell’educazione e dell’apprendimento (a 8 anni insegna l’ebraico in una comunità di bambini israeliti in difficoltà!), nel ’38, a Bucarest, dopo 1 anno di internamento in un campo di concentramento, completa gli studi e comincia ad insegnare, occupandosi soprattutto dei figli dei deportati scampati agli eccidi. In seguito, nel ’44, dopo un arresto che lo vede subito liberato, raggiunge Israele dove, all’interno della Organizzazione Aliyah si occupa dei bambini salvatisi dalla persecuzione nazista; tra il ’50 e il ’54, inoltre, avvia all’istruzione innumerevoli di giovani provenienti da Asia, Europa, Africa e, all’interno dell’Operazione Moisè, segue l’inserimento di giovani profughi etiopi.
Allievo di Piaget e di Rey a Ginevra, nel ’70 consegue il dottorato in Psicologia alla Sorbona.
Alla luce della vita e delle esperienze di Reuven Feuerstein, è chiaro che è dall’osservazione e dal lavoro sul campo, che egli poté sviluppare e strutturare nel tempo il pensiero ed il vero e proprio ‘Metodo Feuerstein’, le cui convinzioni cardine, meglio chiarite negli anni, sono la Modificabilità Cognitiva Strutturale (MSC) e la Teoria della Esperienza di Apprendimento Mediato (EAM).
Da anni vengono effettuate sperimentazioni e ricerche in relazione agli effetti del suo metodo sotto il controllo del Centro J. F. Kennedy, presso il George Peabody College della Vanderbilt University di Nashville; in Francia, presso l’Università Descartes di Parigi; e in Belgio presso l’Università di Mons. Inoltre, 28 Università, dal Belgio al Cile, si sono associate al suo centro ed i suoi libri sono stati tradotti in 17 lingue.
Attualmente, il metodo è diffuso in 30 paesi del mondo e, da alcuni anni, anche in Italia dove, ultimamente, l’interesse è cresciuto notevolmente.
Riconoscimenti ufficiali sono venuti da più parti, ad esempio dallo psicologo neopiagetiano prof. Hunt dell’Illinois che, convinto assertore della necessità di intervenire precocemente sui soggetti per ottenere risultati apprezzabili, dopo aver assistito ad interventi su adolescenti di 12-14 anni a Gerusalemme, divenne un attivo divulgatore del metodo; e da Bruner, che considera Feuerstein uno dei più importanti protagonisti dell’importante rinnovamento degli ultimi anni all’interno della psicologia pedagogica (cioè del passaggio alla metacognizione).