I nostri figli sono un concentrato di potenzialità e abilità che normalmente si attiva grazie all’esposizione diretta agli stimoli ambientali; tali stimoli, però, in particolare ai nostri giorni, giungono all’attenzione del bambino in maniera casuale e massiccia, tale da non consentirne una vera comprensione ma inducendo, invece, un assorbimento passivo e superficiale di una grande quantità di informazioni.
Il nostro obiettivo è mostrare come le figure familiari che si prendono cura del bambino possano, per prime, fare la differenza nello sviluppo intellettivo ed emozionale di figli e nipoti, già dai loro primissimi anni di età, favorendo un’integrazione familiare e sociale equilibrata e flessibile.
Le componenti concettuali e metodologiche del progetto affondano le radici nel metodo pedagogico di R. Feuerstein, secondo il quale la presenza di un Mediatore consapevole, tra gli stimoli e il bambino, facilita nel piccolo la formazione di uno stile cognitivo che lo avvantaggerà nello sviluppo di un pensiero autonomo, critico e creativo.
È importante precisare che la mediazione in famiglia non dev’essere un intervento costante che risulterebbe opprimente, ma deve diventare, piuttosto, un habitus mentale connaturato alla vita di ogni giorno. La mediazione, dunque, può essere attuata con leggerezza e in maniera
coinvolgente in qualunque attività quotidiana: durante un pasto, nella ‘fase della buona notte’, in cucina, durante la spesa o un pic-nic.
Per questo ci si propone di coniugare gli aspetti teorici del lavoro con una pratica continua, focalizzando l’attenzione dei partecipanti sulle cosiddette ‘buone domande’, cioè quelle che fanno emergere la risposta dal bambino in maniera induttiva; in particolare facendo attiva esperienza di mediazione in una delle attività cognitivamente più feconde e favorite dai nostri bambini: il gioco.
Infatti, come insegna C. Haywood, il gioco costituisce una forma di apprendimento di per sé motivante, una particolare modalità di comprensione e rielaborazione della realtà mediante la quale si strutturano attitudini mentali e capacità basilari per l’apprendimento in generale.
Così, il genitore ed il parente che impareranno a condurre il bambino nel ripercorrere mentalmente lo svolgersi del proprio agire concreto, potranno sollecitare la sua capacità di rappresentazione mentale e lo aiuteranno a passare dalla pura azione o intuizione al pensiero via via più riflessivo e critico. Questo perché, imparando a dare un ordine al proprio fare e a ragionare comprendendone la coerenza, si induce l’individuo alla giustificazione logica e plausibile delle proprie affermazioni e scelte e lo si guida, fin dalla più tenera età, alla strutturazione di un apprendimento meta-cognitivo.
OBIETTIVI: Accrescere le proprie risorse educative informandole ai principi di un’Esperienza di Apprendimento Mediato
CONTENUTI: Nel corso degli incontri verranno affrontati i primi ed essenziali elementi relativi ai seguenti temi:
La famiglia come luogo privilegiato di mediazione
Cos’è la mediazione?
L’intelligenza, un seme capace di svilupparsi
L’importanza della “parola”
Il mediatore: lo “specchio generoso” e le “buone domande”
Come funziona la mente: il rapporto tra cognizione ed emozione
Concetti ed attività percettive e cognitive di base
Le componenti del gioco: contenuto, procedura, cognizione, metacognizione
La mediazione come stile di vita
METODOLOGIA E ATTIVITA’ PRATICHE: il lavoro si articolerà in un interscambio continuo tra teoria e pratica, avvalendosi di alcune proiezione di video relativi ai giochi e di esercitazioni di gruppo su esperienze ed argomenti di maggiore risvolto pratico per i familiari.
Si darà largo spazio all’utilizzo di giochi che verranno analizzati nelle loro componenti concettuali e procedurali e proposti, in seguito, per attività di simulazione ai corsisti stessi, e, qualora ve ne sia la disponibilità, anche a dei bambini.
I giochi su cui esercitarsi verranno forniti dallo studio organizzatore e si riferiranno, in linea generale, a bambini nella fascia di età tra i due e i sette/otto anni.
DATE E ORARI:
Sabato 18 giugno: 14.30 – 18.30
Domenica 19 giugno: 9.15 – 13.15; 14.15 – 18.15
SEDE DEL CORSO:
“Studio Persona”
Via Guido Vivi 5, 37142 – Verona (loc. Poiano)
COSTI E MODALITA’ D’ISCRIZIONE:
La quota è di 60 euro a persona.
L’iscrizione deve essere formalizzata entro il 15 maggio, comunicando la propria partecipazione all’indirizzo cecilia.deconti@googlemail.com ed effettuando il pagamento tramite bonifico (le coordinate bancarie dello Studio verranno fornite via mail).
Il corso verrà attivato al raggiungimento del numero minimo di 12 persone.
Qualora non si arrivasse a tale numero, la quota d’iscrizione verrà restituita.